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La guarigione e i gruppi di auto aiuto: l’importanza del sostegno tra pari

Fino agli anni ’90 il focus dei trattamenti rivolti agli utenti era sulla riduzione dei sintomi e sulla prevenzione delle ricadute.


La psichiatria in generale e la riabilitazione in particolare hanno visto un cambio di rotta nel momento in cui si è smesso di fossilizzarsi sulla sintomatologia e ci si è concentrati sulla persona. A seguito di questo processo, nasce il Recovery, “lo sviluppo di un nuovo sé, un processo di recupero di un ruolo valido all’interno della propria vita e nella società in cui vive.” [1] Il Recovery si basa su 4 livelli:

- Personale, la capacità di vivere nonostante i sintomi tentando di autogestirsi;

- Familiare, l’importanza di coinvolgere nel processo di guarigione non solo l’utente, ma anche chi gli sta intorno;

- Comunitario, il contributo di solidarietà ed integrazione che ogni membro della comunità può dare a chi ha sofferto/soffre di un disturbo mentale;

- Servizi e operatori volti al cambiamento dell’atteggiamento e alla sensibilizzazione.

Il livello comunitario si avvale del supporto tra pari, ovvero un supporto emotivo e pratico mutualmente offerto dagli utenti dei servizi di salute mentale ad altri soggetti che condividono un disagio mentale o emotivo, al fine di ottenere un cambiamento ed una crescita personale e sociale. Si tratta di un sistema di aiuto reciproco che consiste nel “dare e ricevere aiuto sulla base di principi di rispetto, responsabilità condivisa e su un accordo raggiunto tra pari su che cosa è di aiuto in un determinato contesto”. [2] Si pone, dunque, l’obiettivo di offrire sostegno, supporto e comprensione al fine di contrastare i sentimenti negativi spesso provati dagli utenti dei servizi e di promuovere la lotta allo stigma. Uno degli strumenti più utilizzati per promuovere il sostegno tra pari è il gruppo di auto aiuto. I gruppi di auto aiuto sono piccoli gruppi di persone che hanno in comune esperienze di disagio mentale o emotivo sia dirette che indirette, guidati da un esperto. Si costituiscono volontariamente per rispondere ad un bisogno, superare un problema, ottenere un cambiamento: gli utenti capiscono di non essere i soli ad avere dei problemi e attraverso lo scambio di idee, opinioni ed esperienze, si confrontano, si aiutano e supportano imparando a riconoscersi nelle storie altrui, aumentano la fiducia in se stessi e l’autostima e sviluppano una forte capacità empatica che sfruttano per trovare insieme soluzioni ai più disparati tipi di problemi. “Col tempo scoprirai che hai due mani. Una per aiutare te stesso, l'altra per aiutare gli altri”



Edit in 2020

Dott. ssa Chiara Longo Dott. ssa Roberta Polverino

Per

PRoMIND-Servizi per la Salute Mentale Srls

[1] Davidson L., Strauss J. S., Sense of Self in Recovery from Severe Mental Illness, in “British Journal of Medial Psychology”;,65, 1992 [2] Mead, S., Hilton D., & Curtis, L.. Peer support: A theoretical perspective. Psychiatric Rehabilitation Journal, 25, 134–141. National Institute of Mental Health of England (NIMHE, 2005) Guiding Statement on Recovery , 2001

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