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La “gioia “del Natale e come riabilitarla

Immagine del redattore: Dott.ssa Federica BrunoDott.ssa Federica Bruno

Aggiornamento: 27 ott 2020

A fine vacanze estive abbiamo pubblicato un articolo inerente la Summertime sadness e August Blues, ebbene, anche con l’avvicinarsi delle vacanze di Natale e del Natale stesso, ecco che compaiono sintomi negativi, ecco arrivare la Christmas Blues. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come combatterla, soprattutto come poter evitare che, i degenti delle strutture in cui ci troviamo o gli utenti che seguiamo, possano incappare in tutto ciò.


Innanzitutto non confondiamo la depressione natalizia con il disturbo affettivo stagionale che, stando al DSM 5 viene descritto proprio come “Disturbo depressivo maggiore, ricorrente, con andamento stagionale”; , avente quindi un esordio prettamente stagionale senza possibilità di collegamento a fattori stressanti. La depressione natalizia invece è collegata a sintomi come crisi di pianto, anedonia, insonnia e pensieri negativi legati a veri e propri stressors che compaiono in questo periodo (1). Quali sono? Si pensi alla corsa per i regali, tempo in famiglia (duro da superare per chi ha subito un lutto o ha problemi familiari, o separazioni), spot che inneggiano alla gioia, al calore natalizio, ad “essere in un determinato modo” 2), riflessioni di fine anno, cambiamenti stagionali, diminuzione di ore di luce e quindi conseguente calo di serotonina andando a ledere le nostre funzioni cognitive, la sessualità, ritmo sonno veglia (1). Già dagli anni 30, psicologi americani, notavano in questo periodo, un aumento di ricoveri, dovuto alla comparsa di sintomi ansiosi, depressivi, sensi di colpa, senso di inadeguatezza (2).

In questi ultimi anni sono stati condotti studi longitudinali che portano dati importanti in questo ambito. Si pensi per esempio a quello di Hofstra E. , Elfeddali I. , Bakker M. , de Jong JJ. , van Nieuwenhuizen C., van der Feltz-Cornelis CM. (3), e quello di Griffin E , Dillon CB , O'Regan G, Corcoran P, Perry IJ , Arensman E (4). Il primo, condotto nei Paesi Bassi, ha evidenziato come in realtà, il tasso suicidario sia più alto in primavera e a gennaio (dopo le festività), tenendo ancora sotto osservazione i dati riguardo il Natale (che può avere invece un effetto protettivo) ma invitando le strutture alla prevenzione soprattutto in questi periodi; da non sottovalutare invece quanto emerso nel secondo studio (4) che mostra come le festività pubbliche siano associate ad un numero elevato di interventi di autolesionismo negli ospedali con aumento anche di consumo di alcol.

Come possiamo intervenire noi? Magari stimolando la comunicazione efficace ed assertiva attraverso gruppi o sedute individuali specifici di SST, in cui si allenino le abilità di conversazione ( comunicare sentimenti spiacevoli, per esempio), attraverso gruppi o sedute individuali che esercitino e stimolino il problem solving, attività che indaghino la comprensione emozionale e il riconoscimento delle emozioni stesse. Questi sono solo spunti, ora sta a noi!

Buon lavoro.


PRoMIND-Servizi per la Salute Mentale Srls

Dott.ssa Federica Bruno

Edit in dicembre 2018

1) Christmas Blues: affrontare la “malinconia di Natale” Il Christmas blues o depressione natalizia porta con sé ansia, insonnia, pianto, pensieri negativi, anedonia. Affrontare la tristezza, però, è possibile. Stefania Esposito. State of Mind, Il giornale delle scienze psicologiche, 22 dicembre 2017, http://www.stateofmind.it/2017/12/christmas-blues-depressione-natalizia/

2) Christmas Bues, perché a Natale aumentano malinconia e ansia? Paolo Amami. Humanitas Salute, 24 dicembre 2016

3) Springtime Peaks and Christmas Troughs: A National Longitudinal Population-Based Study into Suicide Incidence Time Trends in the Netherlands. Hofstra E. , Elfeddali I. , Bakker M. , de Jong JJ. , van Nieuwenhuizen C., van der Feltz-Cornelis CM., Front Psychiatry. 2018 Feb 26;9:45. doi: 10.3389/fpsyt.2018.00045. eCollection 2018

The paradox of public holidays: Hospital-treated self-harm and associated factors. Griffin E , Dillon CB , O'Regan G, Corcoran P, Perry IJ , Arensman E. J Affect Disord. 2017 Aug 15;218:30-34. doi: 10.1016/j.jad.2017.04.058. Epub 2017 Apr 25


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