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Bambini adottivi: problematiche psichiche e comportamentali e il ruolo del Terp


Nella mia esperienza professionale in ambito evolutivo, mi sono interfacciata spesso con bambini adottivi che manifestavano problematiche emotive e comportamentali e difficoltà psicopatologiche tra le quali difficoltà scolastiche e relazionali, comportamenti aggressivi o di tipo depressivo, cambiamenti improvvisi nel comportamento e nell’umore, disturbi del sonno. Anche la letteratura relativa all’adozione nazionale e internazionale ci conferma che i figli adottivi presentano più difficoltà rispetto ai loro coetanei non adottivi e aggiunge che queste si manifestano maggiormente nell’area della regolazione emotiva, relazionale, nell’adattamento sociale e nell’apprendimento. Inoltre, si può manifestare anche un Disturbo della Condotta o un Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD). Secondo la letteratura, tra i fattori di rischio ci sono:

1. L’uso di alcool da parte della madre biologica, durante la gravidanza, potrebbe determinare diverse problematiche non solo nello sviluppo del feto, ma anche delle difficoltà di attenzione e concentrazione e un’incidenza maggiore di ADHD nel bambino dopo la nascita(1);

2. Le esperienze avverse che i bambini hanno vissuto nella famiglia biologica o nelle strutture deputate all’affidamento, il maltrattamento infantile, l’abuso sessuale e fisico, la trascuratezza nelle cure, determinano un forte impatto negativo sull’organizzazione psicologica della persona (2);

3. La trascuratezza, la deprivazione, la mancanza di soddisfazione di bisogni emotivi e di conforto e i ripetuti cambiamenti dei caregiver primari, può comportare anche dei Disturbi dell’Attaccamento (3).


Secondo questa analisi, dunque, la famiglia adottiva deve essere pronta ad affrontare molte difficoltà, ma se ben preparata e supportata, può rappresentare la variabile che maggiormente incide sull’adattamento all’adozione (4) e un fattore di resilienza nel nuovo contesto di vita del bambino.

Nella fase post adottiva, invece, per situazioni di maggior criticità, è possibile e utile attivare un intervento terapeutico-riabilitativo per il bambino e la famiglia (ove necessario, anche un trattamento farmacologico), all’interno del quale è previsto anche il ruolo del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica.


Sulla base della mia esperienza clinica, il processo di presa in carico di un bambino adottivo prevede, in seguito ad una valutazione delle problematiche, dei bisogni e delle risorse presenti nel bambino e nel contesto familiare, la definizione di un Progetto Riabilitativo che richiede un intervento individuale rivolto al bambino e un intervento psicoeducativo familiare, ma anche un lavoro di rete e integrazione con la scuola e le figure di riferimento nel progetto di adozione.


L’obiettivo dell’intervento individuale è di ridurre la vulnerabilità emotiva del bambino, attraverso il miglioramento della capacità di riconoscere e regolare gli aspetti emotivi, l’apprendimento di abilità sociali e relazionali per favorire la comunicazione assertiva di pensieri e emozioni, ma anche l’adattamento sociale. Inoltre, è necessario lavorare sull’apprendimento di competenze di problem solving per sviluppare comportamenti maggiormente funzionali.


L’obiettivo dell’intervento familiare è di aumentare il senso di autoefficacia genitoriale e migliorare le abilità nel fronteggiare i comportamenti più difficili. Per far ciò, è necessario fornire informazioni sulle problematiche psichiche e emotivo comportamentali del figlio per comprenderle, lavorare sull’apprendimento di strategie necessarie per rinforzare i comportamenti positivi e gestire e disincentivare quelli disfunzionali, per assumere uno stile educativo equilibrato tra sostegno, empatia e regole ferme e costanti e lavorare sul potenziamento delle abilità sociali per facilitare l’interazione con il figlio e per far sì che possano supportarlo nella conoscenza delle sue emozioni.


Dott.ssa Maria Francesca Neroni, Studio Psicoriab,

Per

PRoMIND-Servizi per la Salute Mentale Srls


Edit in 2020

Bibliografia


1) Risk Factors for Adverse Life Outcomes in Fetal Alcohol Syndrome and Fetal Alcohol Effects: Ann P Streissguth, Fred L Bookstein, Helen M Barr, Paul D Sampson, Kieran O'Malley, Julia Kogan Young, Journal of Devolopmental Behavioral Pediatrics, 2004.

2) La famiglia adottiva: come accompagnarla e sostenerla, M. Chistolini, Franco Angeli, Milano 2010.

3) American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5. Washington, D.C.: American Psychiatric Association.

4) “Il patto adottivo: l'adozione internazionale di fronte alla sfida dell'adolescenza”, D. Bramanti, R. Rosnati, Franco Angeli, Milano 1998

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