Una rubrica fatta di riflessioni ad "alta voce", di scambi e di interconnessioni
Lavorare per la Salute Mentale propria e degli altri richiede sempre molteplici pensieri, emozioni e riflessioni. Ci troviamo spesso a domandarci il "perché" delle cose e il "come avvengono", cercando riposte in paradigmi di vario tipo. Questa rubrica vuole essere una modalità "dal basso", un andamento del tipo evolutivo bottom-up, per provare a creare una rete di riflessioni, idee, buone pratiche e buone sedimentazioni per la cultura della Riabilitazione Psichiatrica e per la presa in carico della Salute Mentale in generale.
In questa rubrica potremmo confrontarci in maniera libera e costruttiva, guidati sempre dalle bussole della scienza e dei valori vitalistici, che contraddistinguono il lavoro con le persone.
Quindi troverete un punto di vista, delle rielaborazioni, un punto della rete: voi potrete aggiungere gli altri snodi.
L'augurio è che questo nuovo spazio virtuale diventi come la descrizione della memoria di un bellissimo personaggio narrativo del premio Nobel per la Letteratura Olga Tokarczuk, nel libro "I
Vagabondi" (Bompiani, 2019):
"È logico che un archivio così enorme di sapere non poteva essere ordinato; aveva piuttosto la forma di una spugna, di un corallo marino che cresceva con gli anni, fino a quando cominciava a creare le forme più fantasiose. Era un sapere che ormai aveva raggiunto la massa critica e ora passava a un altro stato - sembrava moltiplicarsi, riprodursi, organizzarsi in forme complicate e bizzarre." Vi invitiamo a seguire la rubrica "Relazioni" (selezione la categoria nominata in questo modo) e a scrivere commenti, riflessioni ed aperture in risposta a questo e ai futuri articoli-stimolo: psichiatria, psicologia, riabilitazione, antropologia, filosofia, sociologia, letteratura, insomma tutto quello che ritenete accrescitivo di questo "insieme".