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Eureka! L’importanza della consapevolezza di malattia per il miglioramento della salute e del beness


«Eὕρηκα!», Eureka, «Ho trovato!» è la citazione generalmente attribuita al matematico siracusano Archimede. La storia voleva che un giorno, al momento del bagno, entrando nella vasca notò che il livello dell’acqua saliva e così capì che il volume del liquido spostato doveva essere uguale al volume della massa del suo corpo immersa. Questo episodio definisce in maniera intuitiva il concetto di insight. Generalmente, si intende per insight la comprensione improvvisa della strategia volta ad arrivare alla soluzione di un problema. Potremmo parlare, in termini goliardici, di “lampo di genio”. Il termine “insight” in psichiatria viene utilizzato per descrivere il grado di consapevolezza di malattia degli utenti. Il significato del termine è strettamente legato alla sua etimologia: entrare, penetrare (-in); scorgere, vedere, avvistare (-sight). In definitiva scorgere dentro, vedere in profondità. Numerosi studi hanno analizzato l’influenza della consapevolezza di malattia su diverse caratteristiche cliniche, sociodemografiche e psicologiche mostrando numerose correlazioni. Uno studio del 2015, condotto da Almila Erol e collaboratori su 170 soggetti, ha indagato il rapporto tra la consapevolezza di malattia e il funzionamento sociale nelle psicosi. L’ipotesi alla base prevedeva che ci fosse un livello di funzionamento più scarso nei pazienti con minore consapevolezza e che essa avesse un impatto diretto sulle prestazioni sociali. I risultati hanno confermato tali ipotesi: il funzionamento sociale dei pazienti con minore consapevolezza era più basso di quello ottenuto dai soggetti con una buona consapevolezza. Inoltre, la sintomatologia, la consapevolezza dei miglioramenti raggiunti tramite i farmaci e la consapevolezza dell’incapacità di provare piacere e dell’asocialità si sono mostrati indicatori delle prestazioni sociali. [1] Ancora, uno studio condotto da Cannavò e collaboratori si è posto l’obiettivo di valutare la correlazione tra consapevolezza di malattia e il recovery, processo di cambiamento attraverso cui l’individuo migliora la propria salute e benessere, nei pazienti affetti da psicosi per dimostrare come alti livelli di consapevolezza siano positivamente correlati con la recovery. Il campionamento ha incluso 70 soggetti affetti da psicosi che hanno cambiato o iniziato un nuovo trattamento farmacologico. Dopo 2 anni, il 50% dei soggetti ha raggiunto la remissione dei sintomi e il 25,5% ha raggiunto un funzionamento sociale adeguato per 2 anni o più. Solo il 12% dei soggetti ha soddisfatto i criteri di recovery per 2 anni o più. Tali risultati indicano che il funzionamento sociale, l’aderenza al trattamento, il tipo di terapia farmacologica e il miglioramento dei livelli di consapevolezza rappresentano importanti indicatori per la recovery. [2] Alla luce delle relazioni tra consapevolezza di malattia, funzionamento psicosociale e recovery, è auspicabile lo sviluppo di interventi riabilitativi volti al miglioramento della consapevolezza di malattia dei pazienti al fine di rendere efficace la terapia e di promuovere la guarigione.


Edit in 2020

Dott.ssa Elvira Falibetti Dott.ssa Annapaola Mazza

Per

PRoMIND-Servizi per la Salute Mentale Srls

BIBLIOGRAFIA [1] Almila Erol, Hakan Delibas, Ozlem Bora and Levent Mete. The impact of insight on social functioning in patients with schizophrenia. 1 settembre 2014. [2] Cannavò D. Minutolo G. Battaglia E. Aguglia E. Insight and recovery in schizophrenic patients. International journal of psychiatry in clinical practice 2016

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